Cinque Terre

Monterosso è il comune costiero all’estremità occidentale delle Cinque Terre, di cui costituisce il centro più popoloso. Spiagge, fondali spettacolari (Riserva Marina) e l’imponente punta di Mesco che chiude le Cinque Terre verso Ponente, Monterosso è una delle località balneari più famose della Riviera Ligure di Levante, il capoluogo delle famose Cinque Terre. Qui il poeta Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura nel 1975, passò molte estati della sua giovinezza. E proprio per salvaguardare e diffondere la conoscenza dei luoghi e delle atmosfere che gli furono di ispirazione è nato il Parco Letterario a lui dedicato. Nel XVI secolo Monterosso era cinta da ben tredici torri, della quali restano tre torri, una rotonda nel castello, la torre medievale, oggi campanile della chiesa di San Giovanni, e la torre Aurora, sopra il colle di San Cristoforo, che separa il borgo antico medievale dal moderno quartiere di Fegina che si estende lungo la spiaggia.Il centro storico è caratterizzato dalla peculiare architettura ligure costiera, con alte case torri cinque-seicentesche dipinte nei classici colori pastello, il più caratteristico il “rosa Liguria”, con fasce decorative ed effetti trompe l’oeil e i tipici carruggi, stretti vicoli che si diramano dalla via principale con archi e scalinate. Passeggiando tra i vicoli del centro storico, si raggiunge la Chiesa di San Giovanni Battista. Fu costruita come nuova parrocchiale, a fianco di quella antica dedicata a San Cristoforo, tra il 1244 e il 1307, come riporta la data incisa su una colonna, in stile gotico genovese con la facciata nei tipici paramenti alternati composti da marmo bianco e serpentino verde scuro; conserva un bel portale con un affresco del Battesimo di Cristo e un grande rosone centrale con finissimi trafori attribuito a Matteo e Pietro Campiglio. L’interno è a pianta basilicale a tre navate con caratteristica del restringimento della larghezza verso l’ingresso, che crea illusione prospettica e favorisce la propagazione delle onde sonore. il campanile merlato è formato dall'antica torre medievale di controllo in pietra verde, a pianta rettangolare, sopraelevata nel XV secolo. L’oratorio della Confraternita dei Neri "Mortis et Orationis" si trova dietro la chiesa di San Giovanni Battista. Di stile barocco, conserva al suo interno una statua di Sant’Antonio Abate, proveniente dallo scomparso convento dedicato al Santo, presente verso l’anno Mille sul promontorio di Punta Mesco. Sempre nel centro storico di Monterosso, oltre la chiesa di San Giovanni Battista, prendendo a destra, ci si imbatte nell’oratorio della Confraternita dei Bianchi o di Santa Croce. Deve il suo nome al colore della veste usata dai confratelli durante le processioni. All’interno è custodito un organo ottocentesco di scuola pistoiese ed una cantoria lignea con parapetto dipinto. Sul colle di San Cristoforo, che divide la parte vecchia di Monterosso da quella nuova di Fegina, sorgono il convento dei Cappuccini e la chiesa di San Francesco. Il complesso si raggiunge da entrambe le parti attraverso una scalinata che si unisce nei pressi della statua di San Francesco davanti alla Torre Aurora e la vista delle Cinque Terre. La chiesa dedicata a San Francesco è molto suggestiva, ad un’unica navata circondata da altari in legno. All’interno si conserva una tela rappresentate la Crocifissione, attribuita a Van Dick, un San Girolamo penitente del Cambiaso ed una Madonna degli Angeli del 1896 di Oldoino Multedo.  Sulla destra della chiesa si entra nel suggestivo cimitero, posto dove sorgeva il castello Doria. 

Monterosso
Monterosso

Vernazza fu fondata intorno all’anno Mille e, essendo un tempo più prospera degli altri paesi delle Cinque Terre, ospita elementi architettonici di pregio, come logge, porticati, portali. Il borgo, nobile ed elegante, è punteggiato da costruzioni difensive, tra cui il Torrione, di origini cinquecentesche, e il castello dei Doria, costruito intorno al 1056 su uno sperone di roccia a 70 m sul mare. Sulle mura spicca la torre di avvistamento, la torre Doria, uno dei migliori punti panoramici di questo tratto di costa. Sulla piazza principale, aperta sul piccolo porto, si affaccia la chiesa parrocchiale di Santa Margherita di Antiochia, considerata la più bella chiesa delle Cinque Terre. Venne costruita nel 1318 dai magisteri Antelami in stile gotico ligure su precedente edificio romanico del XI secolo, del quale resta l'abside con decorazioni ad archetti pensili e lesene. Venne poi ampliata tra il 1500 e il 1600 e poi ancora nel 1750 con la ricostruzione della possente arcata sulla riva. L’interno è a tre navate frutto di interventi successivi come l’altare barocco nella navata di sinistra con un crocifisso attribuito a Antonio Maria Maragliano. Sopra l’edificio svetta l’elegante campanile di forma ottagonale, coronata di archetti e con una cupola di forma ogivale.  

Vernazza
Vernazza

Corniglia è l'unico paese delle cinque terre che non si affaccia direttamente sul mare, raggiungibile, oltre che attraverso la strada carrozzabile, tramite la Lardarina, una scalinata di 33 rampe e 377 gradini. Da visitare il settecentesco oratorio dei Disciplinati, con panoramica terrazza sul mare, situato nella piazzetta di largo Taragio e la chiesa di S. Pietro, situata nella parte alta di Corniglia. L’attuale edificio fu costruito a partire dal 1334 inglobando nel fianco settentrionale la facciata di un edificio sacro più antico, antecedente all’anno mille. La facciata trecentesca in pietra fonte locale è ornata da una cornice a denti di sega, sorretta da archetti e soprattutto da un prezioso rosone in marmo bianco di Carrara del 1351. L’interno a pianta basilicale a tre navate, è sorretto da una volta a botte barocca. Conserva un fonte battesimale del XII secolo ed un polittico sull’altare in fondo alla navata destra.

Corniglia
Corniglia

 

Manarola è formata da case-torri arroccate su un promontorio scosceso si struttura lungo il corso, ora coperto, del torrente Groppo e la parallela via di Mezzo. A monte dell'abitato si trova la piazza, in cui si trova la chiesa di San Lorenzo, in stile gotico-ligure edificata nel 1338. La facciata presenta un portale con arco ogivale e una lunetta con bassorilievo raffigurante il martirio di San Lorenzo. Il rosone è decorato da dodici colonnine con capitelli fogliati e da una corona esterna adornata con teste umane e leonine. Il campanile trecentesco, a pianta quadrata, separato dalla chiesa, venne ricavato da un’antica torre di avvistamento e fu quindi soprelevato e cuspidato. L’interno a pianta basilicale a tre navate è barocco con volta a botte. Sull’altare maggiore troviamo un trittico del XIV secolo raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Lorenzo e Caterina e nella navata sinistra un trittico a fondo oro, appartenente alla Chiesetta di Volastra, che nello scomparto centrale, rappresenta San Lorenzo e, nei pannelli laterali, i Santi Domenico e Giovanni Battista. Sempre nella piazza si trovano anche il quattrocentesco Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata e l’antico ospedale di san Rocco. Il castello di Manarola è oggi del tutto scomparso, se non per alcuni resti di un bastione, probabilmente risalenti a periodi antecedenti il XIII secolo. I ruderi sono inglobati nelle murature che sostengono le case affacciate sulla falesia verso il mare.

Riomaggiore è la più orientale delle Cinque Terre, caratterizzata da case-torre di tre-quattro piani, tinteggiate nei tipici colori liguri e legate le une alle altre in schiere parallele. Tutte le abitazioni hanno due entrate: una sulla facciata a livello del vicolo, l’altra sul retro all’altezza della strada superiore, struttura che garantiva una via di fuga in caso di attacco da parte dei saraceni. Nella parte alta del paese si può visitare la chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340  a pianta basilicale, con pilastri in stili diversi e con le due porte gotiche, conserva opere di Fiasella e Maragliano. Nel borgo meritano una sosta l’oratorio di Santa Maria Assunta del 1500, con Trittico quattrocentesco e una statua lignea trecentesca raffigurante la Madonna, e i resti del Castello che domina il centro storico, di cui rimangono le cortine murarie e due torri rotonde. Da Riomaggiore parte la Via dell'amore, suggestiva strada pedonale che arriva a Manarola costeggiando il mare. 

Riomaggiore
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